21/08/2014
Raimondi: "Saranno i clienti a chiedere i nostri Piastrellisti"

Raimondi:

"Il risultato sarà raggiunto, e potrò dirmi soddisfatto, quando sarà lo stesso cliente finale o l'impresa edile a chiedere che la posa in opera sia eseguita da un Maestro Piastrellista con patentino. Solo allora al lavoro del posatore sarà riconosciuta la giusta dignità": non ha dubbi Ivan Raimondi (Raimondi SpA) su quale sia lo scopo che deve perseguire Assoposa, associazione cui lui stesso ha dato e continua a dare contributo e supporto.

Nell'intervista, pubblicata sulla rivista Tile Italia, Raimondi individua infatti con chiarezza non solo il traguardo da raggiungere, un traguardo importante se si vuole che la professione di posatore abbia il giusto riconoscimento tanto tecnico quanto economico, ma anche i motivi per cui è necessario che l'Italia riempia questo gap rispetto a numerosi altri Paesi. "Una posa eseguita a regola d'arte - ma ormai dobbiamo abituarci a dire eseguita nel rispetto della normativa UNI 11493, va nell'interesse di tutti", commenta infatti Raimondi. A vantaggio delle aziende produttrici italiane, all'avanguardia nel mondo, a vantaggio dei rivenditori, che sapranno di potersi affidare a dei professionisti, a vantaggio dell'utente privato, che potrà contare su un lavoro ben fatto, e a vantaggio dei posatori stessi che, sempre informati e adeguatamente formati, potranno non solo destreggiarsi sul mercato, ma anche proteggersi da alcuni "inconvenienti" professionali: "Secondo la nuova normativa UNI, la responsabilità del posatore può comprendere, oltre al rifacimento dell'opera, la rimozione del lavoro mal fatto e la sostituzione del materiale". Si parla di costi che possono arrivare a dieci volte tanto il guadagno percepito dal posatore per quello stesso lavoro. "È quindi evidente - conclude Raimondi - come una 'trasparenza' di tutto l'iter, nel rispetto della normativa UNI, costituisca un vantaggio per tutta la filiera".

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