Scheda di tracciabilita'

Scheda di tracciabilita'

La norma UNI 11493 sulla posa della ceramica identifica la SCHEDA DI TRACCIABILITÀ come un rapporto tecnico della piastrellatura, che ha la caratteristica forma di una lista di controllo. La scheda, volontaria e facoltativa ça va sans dire, consiste nell’esposizione ordinata delle operazioni svolte (elementi essenziali) e nell'indicazione dei materiali usati e delle figure professionali coinvolte, del quando e del come.

La norma prevede, in prima battuta, che la SCHEDA DI TRACCIABILITÀ sia predisposta dalla “Direzione Lavori” e rilasciata al committente della piastrellatura al momento della consegna. In alternativa, la norma prevede che la SCHEDA sia rilasciata dal posatore al committente.

La norma, addossando al posatore l’obbligo del rilascio della scheda “in alternativa alla Direzione Lavori”, risolve con un tratto di penna due situazioni molto diverse l’una dall’altra: mancanza della “Direzione Lavori”; rifiuto della “Direzione Lavori”, in qualsiasi modo motivato, di sottoscrivere il rapporto tecnico della piastrellatura realizzata e consegnata.

Può capitare infatti che la “Direzione Lavori” non sia presente, soprattutto in caso di interventi di dimensione e complessità limitate. In questi frequenti casi, se la “funzione” viene svolta dal posatore, questi si assume anche le competenze e le responsabilità della “Direzione Lavori”, tra le quali anche quella di rilasciare al committente la SCHEDA DI TRACCIABILITÀ.

Può capitare invece che la “Direzione Lavori” sia presente, ma si rifiuti per qualsiasi motivo di predisporre e rilasciare al committente la SCHEDA DI TRACCIABILITÀ.

Di fronte a questa comune seppur deprecata situazione, Assoposa ha deciso di intervenire e ha messo comunque a disposizione dei propri soci un software per la compilazione online della SCHEDA facile ed efficace.

Assoposa crede nella validità generale della SCHEDA DI TRACCIABILITÀ, prevista da un'importante clausola della UNI 11493 (Appendice normativa A.2), rimasta però tra le “buone intenzioni” della norma, sino a oggi senza pratica attuazione.

Assoposa valuta molto positivamente la possibilità offerta dalla norma di redigere un “rapporto tecnico nella forma di una lista di riscontro” dei lavori di posa.

Assoposa auspica e promuove la diffusione della SCHEDA DI TRACCIABILITÀ, che contribuirebbe a elevare in maniera decisiva il mercato della posa nel segno della qualità e della trasparenza.

Di fronte alla diffusa inerzia della “Direzione Lavori”, i soci di Assoposa fanno da "apripista" in questa buona pratica e arricchiscono la loro professionalità di un ulteriore merito: non solo sono “posatori qualificati” sulla base di un rigoroso e coerente sistema di attestazione professionale riconosciuto e apprezzato dal mercato; ma sono anche i primi che rilasciano ai loro committenti la SCHEDA DI TRACCIABILITÀ del lavoro di posa svolto, che la DL , ove presente, potrà controfirmare.

Le funzioni, i compiti e le responsabilità della “Direzione Lavori” e del “posatore” rimarranno comunque separati e distinti, così come chiaramente prevede la norma UNI 11493 e prima ancora il Codice civile, indipendentemente dal fatto che una SCHEDA DI TRACCIABILITÀ sia stata consegnata al committente e indipendentemente dai soggetti che abbiano sottoscritto detta scheda.

Nella versione online predisposta da Assoposa per i propri soci, la SCHEDA DI TRACCIABILITÀ è un documento tecnico che viene compilato dall’“esecutore dei lavori di posa”, sia esso il posatore o il rivenditore che fornisce il servizio di posa, e rilasciato al committente della piastrellatura, che lo firma per ricevuta e accettazione.

La SCHEDA sviluppata da Assoposa, realizzando gli scopi e le finalità della norma UNI, coinvolge le due parti del contratto di appalto (o del contratto d’opera):

  • l’appaltatore (o il prestatore d’opera) in quanto “esecutore dei lavori di posa”, che predispone e sottoscrive la SCHEDA DI TRACCIABILITÀ;
  • il committente/appaltante, che accetta il lavoro consegnato e paga il corrispettivo dovuto e al quale la SCHEDA DI TRACCIABILITÀ viene rilasciata.

Secondo questo schema, il rivenditore che fornisce il servizio di posa, attraverso propri collaboratori o sub-appaltando la posa a un posatore terzo, si considera “esecutore dei lavori di posa” ed è tenuto a predisporre la SCHEDA DI TRACCIABILITÀ e a rilasciarla al committente.

PRIMA DI INIZIARE

  • La SCHEDA DI TRACCIABILITÀ di Assoposa può essere compilata soltanto dal socio, che accede all’area riservata del sito tramite le proprie credenziali di accesso (username e password) ed entra nella specifica funzione SCHEDA DI TRACCIABILITÀ.
  • Tutte le SCHEDE compilate dal socio usciranno intestate al socio in quanto ESECUTORE DEI LAVORI DI POSA.
  • Per facilitare la compilazione della SCHEDA e favorirne la diffusione, sono stati ridotti al minimo i “campi obbligatori”. I “campi facoltativi” compariranno, nella versione a stampa della SCHEDA, solo se compilati dal socio (in altre parole: non ci saranno spazi in bianco e non saranno evidenziate le parti non compilate della SCHEDA).
  • La SCHEDA potrà essere tenuta attiva per alcuni giorni dal momento della sua “apertura”, con la possibilità di visualizzare e stamparne versioni provvisorie (BOZZE). Quando il socio riterrà di avere completato correttamente la SCHEDA, procederà alla “chiusura” e alla stampa definitiva della scheda (in due o più copie), che dovrà essere firmata e consegnata al committente.
  • Qualora il socio riscontri errori di compilazione dopo la chiusura e stampa della scheda, dovrà annullare la scheda “chiusa” e compilare dall’inizio una nuova scheda relativa allo stesso cantiere, che sarà contrassegnata da un numero di protocollo diverso e successivo a quello della scheda eliminata.

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